Roses della cantante canadese Aphrose, è un album che mischia neo soul, soul tradizionale, hiphop e rnb, su LRK Records
Fonte: willwork4funk.com
Originaria di Toronto, Canada, Aphrose, nota anche come Joanna Mohammed, presenta il suo secondo album, affermandosi come uno dei tesori musicali meglio custoditi di Toronto. Conosciuta per la sua imponente abilità vocale nella sua città natale, questa talentuosa cantautrice e vocalist sta rapidamente raccogliendo consensi e riconoscimenti a livello mondiale sia da parte dei fan che della critica musicale. Firmato per l'etichetta indipendente di musica soul LRK Records, Roses rimane saldamente radicato nello stile caratteristico di Aphrose, caratterizzato da una voce R&B di grande impatto. Tuttavia, abbraccia anche un'aura più morbida e introspettiva che mette brillantemente in mostra la sua notevole versatilità nel navigare tra diversi generi, stati d'animo e approcci musicali con notevole finezza.
Questo album offre un po' di cose per tutti, soddisfacendo gli appassionati di neo-soul, soul tradizionale, hip hop e R&B. Prodotto dagli amici/collaboratori di lunga data di SafeSpaceship Music (Scott McCannell, Chino De Villa, Ben Macdonald), l'album è una testimonianza convincente della creatività collettiva di Aphrose e di questo eccezionale trio di produttori, che offre un caleidoscopio di paesaggi sonori, texture, ritmi e groove.
Roses intreccia elementi spensierati e profondi: Aphrose esplora il suo percorso di vita, scavando nel passato e nel presente della sua famiglia, affrontando le sfide della nuova maternità e contemplando le relazioni con se stessa, il suo partner e i suoi amici. Nei 35 minuti dell'LP, Aphrose trae ispirazione da icone neo-soul come Jill Scott e Erykah Badu, rende omaggio a leggende del soul come Aretha Franklin e Michael Jackson e infonde influenze R&B contemporanee di artisti come Frank Ocean, SiR e SZA. Il risultato è un suono che porta distintamente il "suono Aphrose", che riflette la sua profonda ammirazione per le sue ispirazioni e allo stesso tempo impartisce un tocco rinfrescante a generi familiari.
L'album inizia con la title track, "Roses", pubblicata come singolo il 25 agosto. Questa canzone prepara il terreno, invocando la forza degli antenati di Aphrose, in particolare della sua defunta nonna Rose. Segue "YaYa", anch'essa pubblicata come singolo e su 45 giri il 7 luglio. Questo vivace brano dance riporta gli ascoltatori all'era della disco della fine degli anni '70 e dell'inizio degli anni '80.
La terza traccia dell'album, "Heavenly Father", offre un breve interludio con una registrazione della nonna di Aphrose, Rose, impegnata in una preghiera, che dà il tono al brano successivo, "In The Time Of Sorrow". Questo brano contemplativo e freddo cattura le riflessioni di Aphrose sulla navigazione in un mondo spesso avvolto dalla finzione, pur desiderando l'autenticità.
"Honey (Don't) Come Back" passa senza soluzione di continuità tra due personalità musicali distinte, iniziando con un ritmo di basso/batteria profondo, quasi trap, prima di trasformarsi in un'energica jam funk/soul: un inno all'empowerment che incoraggia l'ascoltatore a lasciare una situazione che non funziona più. "What You Don't See" riduce la produzione al suo nucleo, mentre Aphrose e la chitarrista/coautrice Heather Crawford creano un'ode intima alla triste fine di un'amicizia. Il lato B si apre con l'evocativa "Weapons", con un coro di cinque persone tra cui la compagna di etichetta LRK Claire Davis, Nevon Sinclair (Daniel Caesar e LOONY), Kyla Charter (Aysanabee e Alessia Cara), Lydia Persaud e Marla Walters. Il brano è impreziosito da un emozionante arrangiamento di archi per gentile concessione di Jessica Deutsch. "Chop The Cake" funge da pausa, in stile interludio, attenuando l'intensità. "Soft Nuclear" incanala lo spirito del movimento R&B dei primi anni 2000, con tracce di influenza di Lucy Pearl.
"Good Love" è stato pubblicato come primo singolo di questo lavoro il 19 maggio, ed era il lato a del 45 giri che includeva "YaYa". Questo brano trasporta gli ascoltatori negli anni '70 con la sua risonanza soul, traendo ispirazione da artisti del calibro di Michael Jackson e Teddy Pendergrass. "Higher" è il tributo di Aphrose a Prince, che cattura l'essenza della sua musica nel suo hook e nella sua produzione. Il culmine dell'album arriva con "ZAG", un acronimo derivato dal nome della figlia di Aphrose, che inizia con il suono del battito cardiaco della figlia in utero, ricavato da un'ecografia scattata quando Aphrose era incinta. Questa sentita composizione è una dedica a sua figlia e a tutti i genitori che affrontano le montagne russe della genitorialità, sottolineando l'imperativo di nutrire l'amore per dare forma al futuro.
Roses è un omaggio di Aphrose alla sua storia, a sua nonna Rose e ai pionieri ancestrali che le hanno spianato la strada verso la vita attuale di cui gode, alle sue esperienze attuali, alla scoperta di sé, alle relazioni con il suo partner e con gli amici, e alle sue aspirazioni per il futuro, a sua figlia e alle generazioni a venire. Questo album cristallizza queste dimensioni temporali, stimolando l'introspezione, la celebrazione, le risate e le lacrime. Roses è un'odissea musicale che scruta la bellezza multiforme dell'esistenza, invitando gli ascoltatori a partecipare a questa cosa chiamata vita.
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