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Pornostalgia è il nuovo album di Willie Peyote

"Diventare Grandi" con Samuel entra in programmazione a Soul Collection





Pornostalgia è il nuovo album di Willie Peyote pubblicato il 6 maggio 2022 per Virgin Records/Universal Music Italia. Il sesto album del rapper e cantautore torinese esce a 3 anni di distanza dal precedente lavoro, Iodegradabile, e ad un anno di distanza dalla partecipazione al Festival di Sanremo con Mai Dire Mai (La locura). All’interno del disco tredici tracce e diverse collaborazioni; Michela Giraud, Emanuela Fanelli, Aimone Romizi, Speranza & Jake La Furia e Samuel che canta nella traccia Diventare Grandi.


“Pornostalgia, a partire dalla copertina del disco che nasce da una locandina di un film degli anni ’70, è la prosecuzione ma anche il contraltare di iodegradabile - racconta Willie Peyote. In questi anni, in cui tutto si è fermato, ci siamo ritrovati a guardare indietro, vecchi film e libri, con nostalgia. È un momento in cui mi sembra che il concetto di nostalgia sia molto presente. Forse, avendo meno certezze sul futuro cerchiamo rassicurazioni dal passato”.


L’album si apre con “Ufo”, da una parte una introduzione al disco e dall’altra uno statement in cui Peyote racconta cosa voleva dire nell’arco del disco intero (“ieri era la Pandemia, oggi sulla Guerra, tutti dicono tutto senza alla fine dire niente, parlo dell’attivismo performativo, delle multinazionali che cambiano il colore del logo in base all’argomento del momento”).


La seconda traccia “Fare schifo “mi girava in testa da quando Aimone Romizi sul palco del Primo Maggio (dove ci esibivamo insieme cantando gli Skiantos) disse che fare schifo è un imperativo morale. Nella società della performance c’è la corsa al risultato, ad essere bravi, belli, sicuri di se. Fare Schifo, accettare anche di non essere perfetti, di non avere voglia, di essere tristi e incazzati anche senza magari un vero motivo potrebbe essere davvero una via rivoluzionaria.

Ospite del brano manifesto del disco l’attrice, comica e autrice Michela Giraud.

A dare il via a questa collaborazione proprio un monologo della Giraud sulla "rivoluzione" di fare schifo e sulla libertà di essere come si è, temi con cui Willie si stava confrontando proprio in quel periodo pensando al testo di questa canzone. Galeotta, quindi, fu l'apparizione tv di Michela Giraud che ha spinto Willie ad invitarla a fare schifo insieme a lui.


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La terza traccia “La colpa al vento”, brano scritto sopra un beat di Godblesscomputers, è un brano che racconta della sensazione di aver perso una occasione, come se fosse un biglietto della lotteria che ti è volato via, e invece di dare la colpa a te stesso, che ti sei fatto scivolare quell’occasione dalle mani perché non la tenevi abbastanza stretta, dai la colpa al vento.

È un brano che nasce da un racconto personale ma che come sempre racconta un sentimento comune a tanti”.




“All you can hit", racconta Peyote - è una traccia rap dove racconto il mio rapporto con il mercato musicale che vedo come un all you can eat di sushi, dove l’importante è che ci sia tanta roba da mangiare a poco prezzo, al di là quindi del vero valore di quello che consumi. Per me la musica invece è più una osteria, il gusto della tradizione, qualcosa di più reale che un all you can eat. Nel brano c’è un riferimento a Sanremo all’esperienza di “Mai dire mai”.

A “All you can hit” si lega anche il successivo “Prima”, brano nato in presa diretta in sala prove sull’importanza dei numeri e dell’opinione della gente.

L’amore e i rapporti tornano in “Il furto della passione” (“la felicità è un furto, io cercavo solo un complice”). Per un tifoso e appassionato di calcio è stato facile portare all’estremo la metafora calcistica applicata ai rapporti personali (“sento il senso di colpa di essere felice quando mi capita e non credo di essere l’unico”).

A “Il furto della passione” visto da Willie Peyote risponde Emanuela Fanelli che in “Risarcimento Skit”, ammette Willie, “mi ha regalato la frase più poetica del disco” ossia: “La felicità non è mai un furto, piuttosto è un bel risarcimento”

Se questo disco è un album dove Peyote si guarda dentro non poteva non pensare al futuro, al suo.



“Diventare grandi” è una declinazione della domanda Cosa vuol dire diventare Grandi? non solo di età ma anche artisticamente (“sono domande che faccio a me stesso ma anche a Samuel, uno dei mie punti di riferimento personale e artistico”).

Jake La Furia e Speranza affiancano Willie Peyote in “I soldi non esistono”, brano che nasce da una frase che girava in testa al rapper torinese: “i soldi non esistono sono numeri su un display”, riflettendo sul nostro rapporto con il denaro, l’alta finanza e il capitalismo.

“È un pezzo rap che parla di rap e non potevo non mettere dentro i miei riferimenti musicali: c’è Jake La Furia (l’apporto che i Club Dogo hanno dato alla mia musica è stato fondamentale) e cito Fabri Fibra (che cito in realtà in ogni mio disco, come un portafortuna, anche se non sono scaramantico). Jake e Speranza (tra gli artisti che apprezzo di più della nuova scena) hanno dato la loro visione mettendo la loro voce e la loro penna a servizio del tema.

Tra le tracce che chiudono il disco c’è “La casa dei fantasmi”, un brano che musicalmente si discosta dagli altri (“È una traccia unica, mono, registrata in sala prove come fossi negli anni 70. Parla anche questo di una separazione, della difficoltà di andare oltre la fine di una storia importante e di non essere riusciti ad andare avanti. La prima strofa era nata due anni fa ma l’ho finito per ultimo tanto che c’è un riferimento alla guerra iniziata mentre stavo chiudendo il disco) a cui segue “Hikikomori” (termine che nasce per definire un fenomeno caratterizzato principalmente da ritiro sociale e una volontaria reclusione dal mondo esterno), concetto che Willie allarga sottolineando che “Viviamo tutti nella nostra bolla, abbiamo tutti lo stesso problema, parliamo solo con le persone con cui condividiamo le stesse idee e non ci confrontiamo con gli altri”.

Il secondo statement del disco è affidato a “Robespierre” (con la voce di Aimone Romizi dei Fast Animals and Slow kids nel ritornello), un brano che racconta quello che Willie ha vissuto in questi due anni (“Io non sono il portavoce di nessuno, non mi prendo la responsabilità di parlare per gli altri. Io dico le mie cose, se sei d’accordo o meno va bene lo stesso”).

La traccia che chiude l’album, “Sempre lo stesso film”, è una lettera, uno sfogo ad un amico (“a cui purtroppo non avrò più modo di parlare perché non è più con me. Sono stati due anni difficili, dove ogni giorno sembrava la replica del precedente, sempre lo stesso film, anche se il film a cui faccio riferimento è una delle pellicole a cui sono più legato, per tanti motivi”).



Con i precedenti 5 album, Willie Peyote ha ottenuto sempre più consensi da parte del pubblico ma anche della critica che ha lodato la sua capacità di fondere l’energia e la padronanza tecnica della musica rap con testi che guardano alla canzone d’autore per come affrontano le tematiche sociali e attuali, il tutto con un’ironia tagliente.

Non sono solo gli album di Willie Peyote ad aver convinto fan e media, il Live ha avuto molta importanza nella costruzione artistica di Guglielmo Bruno.

Peyote e gli All Done sono pronti per presentare dal vivo i nuovi pezzi durante il tour (organizzato da Magellano Concerti) che prenderà il via il prossimo 18 giugno.


Queste le date aggiornate:

18 giugno 2022 – Senigallia - Mamamia Festival

22 giugno 2022 – Bologna - Sequoie Music Park

23 giugno 2022 – Padova - Sherwood Festival

29 giugno 2022 – Firenze – Ultravox

30 giugno 2022 – Roma - Rock In Roma

01 luglio 2022 – Perugia - Umbria Che Spacca

03 luglio 2022 – Napoli - Suona Festival - Ex Base Nato

08 luglio 2022 – Collegno - Flowers Festival

13 luglio 2022 – Pistoia - Pistoia Blues – Storytellers

19 luglio 2022 – Milano - Ippodromo Snai San Siro

23 luglio 2022 – Marina di Camerota - Meeting Del Mare

29 luglio 2022 – Gradisca d’Isonzo - Castello

06 agosto 2022 – Sogliano al Rubicone - SoglianoSonica

16 agosto 2022 – Brescia - Festa di Radio Onda D'Urto

21 agosto 2022 – Mola di Bari - Locus Festival

22 agosto 2022 – Gallipoli - Parco Gondar

30 settembre 2022 – Trezzo sull’Adda - Live Club


Discografia:

2013 – Non è il mio genere, il genere umano

2015 – Educazione sabauda

2017 – Sindrome di Toret

2019 – Ostensione della sindrome – Ultima cena (live)

2019 – Iodegradabile

2022 – Pornostalgia





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