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  • Immagine del redattoreStefano Crotti

Steffen Morrison, una rivoluzione soul

Steffen Morrison nasce nel 1978 a Paramaribo, nel Suriname. La sua infanzia è parecchio complicata e viene cresciuto dalla nonna, discendente diretta degli schiavi Akan del Ghana, nel quartiere operaio, situato nel centro della città. Negli 11 anni che Steffen trascorre in Suriname la musica è l'unica cosa che unisce lui e i suoi amici che passano intere giornate a imparare a suonare strumenti improvvisati. Trasferitosi con la famiglia nei Paesi Bassi, prosegue gli studi e nel frattempo continua il suo percorso musicale e non sorprende che, Steffen sperimenti la sua svolta come artista, partecipando a The Voice of Holland.

Dopo aver pubblicato il suo EP Just Another Man nel 2016, le cose cominciano a muoversi nella giusta direzione. Oltre a diverse apparizioni alla TV e alla radio nazionale olandese e a un programma itinerante molto intenso, il suo singolo "Old Enough To Know better" diventa un successo alla radio olandese, con NPO Radio 2 che lo definisce "Top Song". Nell'autunno del 2017 Steffen si ritira nella campagna britannica per lavorare su nuovo materiale con Andy Platts (Young Gun Silverfox), Luke Juby (Emeli Sandé, Leona Lewis) e il cantautore/produttore TJ Oosterhuis.

Il 2018 segna l'uscita del suo album "Movin' On", dopo di che intraprende un ampio tour che si conclude con uno spettacolare concerto al North Sea Jazz festival.

L'anno scorso Steffen ha mosso i primi passi anche all'estero con un tour in Spagna, esibendosi in numerosi club che hanno spesso avuto il tutto esaurito.


Con il suo nuovo album"Soul Revolution", Morrison intraprende un viaggio alla ricerca dei pezzi che lo hanno reso l'uomo che è oggi. Una parte importante di questo è rappresentata dai suoi primi anni in Suriname. "I sogni spesso ti dicono molto di te stesso. Possono dirti cose sul tuo patrimonio, sulla tua cultura e persino sul tuo futuro". Nei racconti degli antichi schiavi ci sono molti rituali che sono stati portati dal Ghana in Suriname. Uno di questi rituali descrive un'aquila chiamata “Opete”. Fin da giovane ho fatto un sogno ricorrente in cui potevo volare. L'ultima volta che l'ho fatto, ho deciso di condividere il sogno con la mia famiglia. In questo modo ho scoperto il legame tra i miei sogni e la mia eredità. Volare nei miei sogni significa accettare l'imperfezione, essere un protettore delle persone più vicine a me e lasciare andare le barriere che mi impediscono di crescere come uomo, uomo, artista e padre" descrive Steffen. Messaggi come questi fanno di "Soul Revolution" un album estremamente personale in cui il cantante soul ci mostra uno scorcio dell'uomo dietro l'artista



Il processo di scrittura è iniziato subito dopo l'uscita di "Movin' On". "Ho scritto le prime tre canzoni "You've Been Hit by a Butterfly", "Old Fashioned" e "Can't Stop Loving" insieme ai miei amici Andy Platts e Luke Juby nella campagna inglese. Le canzoni sono nate dopo una ricerca organica di parole che ci ha permesso di fare dei classici evergreen" spiega Steffen. Non molto tempo dopo iniziano a formarsi le altre canzoni. "Let Us Not Wait Too Long" è un'ode alla sorella, tragicamente scomparsa nel 2014, "Where I Wanna Be" nasce durante una jam session alla chitarra con il collega olandese Danny Vera, il groove di "True To Myself" trova la sua forma in un furgone da turismo in viaggio verso l'aeroporto di Valencia e la title track "Soul Revolution" è il risultato di due parole che rimangono bloccate nella testa di Steffen per due settimane. Siamo certi che sentiremo parlare anche in futuro di Steffen Morrison e della sua voce meravigliosa. Gustatevi quindi il suo nuovo progetto Soul Revolution.





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