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Addio a Steve “The Colonel” Cropper

  • Immagine del redattore: Sergio Basilico
    Sergio Basilico
  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Scompare la leggenda della chitarra soul e del blues; un tributo al maestro di Memphis


Steve "The Colonel" Cropper
Steve "The Colonel" Cropper

Mercoledì 3 dicembre 2025, a Nashville, si è spento all’età di 84 anni Steve Cropper — universalmente noto come “The Colonel”.

La notizia è stata confermata dalla famiglia e dalla Soulsville Foundation, che ha ricordato come Cropper stesse lavorando su nuova musica, nonostante fosse ospite in una struttura di riabilitazione dopo una caduta recente.

 

Steve Cropper nacque il 21 ottobre 1941 a Dora, Missouri, negli Stati Uniti. Cresciuto in una famiglia con radici rurali, si trasferì da bambino a Memphis, Tennessee — epicentro della nascente scena soul e R&B.

Fu proprio a Memphis che Cropper muoverà i primi passi come chitarrista, avvicinandosi alla scena del rhythm & blues che stava fiorendo grazie al leggendario marchio Stax Records.

Nel corso della sua carriera divenne membro fondatore di Booker T. & the M.G.'s, la band di supporto di Stax, contribuendo a plasmare il suono del Southern soul con chitarre discrete ma potenti.

 

La sua cifra stilistica — riff essenziali, ritmo incalzante ma mai invadente — lo rese un punto di riferimento per generazioni di musicisti.

Oltre a suonare, Cropper fu autore e produttore di grandissimo talento: co-scrisse classici immortali come Green Onions, (Sittin' on) the Dock of the Bay e In the Midnight Hour, imprimendo il suo tocco in decine di brani che cambiarono il corso della musica soul e rhythm & blues.


 

Negli anni successivi, Cropper si unì alla rinnovata formazione del gruppo cinematografico/-musicale The Blues Brothers — incarnando in scena proprio il suo celebre soprannome “The Colonel” e portando quei riff essenziali anche davanti a nuove generazioni.


 

La musica di Cropper ha lasciato un’impronta indelebile. Il suo stile sobrio ma profondamente soul è stato definito il pilastro del suono di Memphis.

Nel corso della sua vita, fu insignito di numerosi riconoscimenti: fu inserito nella Songwriters Hall of Fame (2005) e negli anni seguenti ricevette un Grammy alla carriera.

Fino al 2024 continuava a registrare e produrre nuova musica — l’ultimo suo album era stato candidato al Grammy; segno di una carriera che non ha mai smesso di vivere.


 

Con la scomparsa di Steve Cropper, il mondo perde uno dei suoi chitarristi più influenti e un artista che ha contribuito a definire generi, sonorità, intere epoche musicali. Il suo approccio umile, dedicato alla musica e al servizio delle canzoni, resta un esempio per chiunque ami la chitarra, il soul, il blues.

Oggi gli rendiamo omaggio — e ascolteremo ancora quei riff che, discreti e potenti, seppero raccontare l’anima di una città e di un’epoca.

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