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  • Immagine del redattoreStefano Crotti

Arya, tra Soul, R'n'B, Rap e Karate!

Aggiornamento: 30 ott 2020


Oggi vi introduciamo a un’Artista che ci piace tantissimo e che nel corso degli ultimi anni è stata spesso all’interno della nostra selecta, come solista o con alcuni side project.

Si chiama Arya Delgado o più semplicemente Arya, cantante poliglotta anche grazie alle sue discendenze venezuelane ma soprattutto grazie alla sua passione per le lingue.

In poche parole possiamo dirvi che Arya è una cantautrice, un’interprete, si muove agilmente tra il Soul il Rap e l’R’n’B con un tocco Jazzy che non guasta mai.


La passione per la musica e per il canto, arriva da parte del padre, Orlando Watussi,

cantante di musica salsa. Lei stessa afferma che ha imparato a parlare ancor prima che a cantare. Abbiamo davanti a noi una ragazza piena di talento e determinazione, talmente determinata che qualche hanno fa ha vinto la Medaglia d’Oro ai Campionati Mondiali a Squadre di Karate!



La sua carriera musicale parte nel 2018 con “A distant night” quando entra a far parte di Atelier 71 un’etichetta indipendente specializzata in musica black italiana.

Verso la fine del 2019 esce “Blossoms”, il romo pezzo in cui Arya decide di ascoltare se stessa, lasciarsi il passato alle spalle e ricominciare da zero.

Altra tappa importante della sua vita è quella con gli “A Flower Tide” in cui la voce di Arya si fonde alla perfezione con la musica e gli strumenti del chitarrista/bassista Jacopo Gino e dal tastierista Gabriele Umana e la pubblicazione di “Periodic”, “Tunnels” e soprattutto “(Breathe)”.



Molto importante per il suo percorso musicale è il ruolo di corista che l’ha vista accompagnare molti artisti italiani, soprattutto Venerus e Ghemon e aprire concerti di artisti internazionali quali Saba (in formazione con Desperado Rain e Tiger's Resort) e Noah Slee (come solista).









Adesso arriva il momento di un progetto più ampio, anticipato dal singolo “Mad” della quale la stessa Arya racconta: “Ho sempre saputo di voler fare musica. Il mio corpo, come succede quasi sempre, ha anticipato la mia mente. Uno dei primi ricordi musicali che ho è quello di mio padre che, in uno dei nostri innumerevoli viaggi in macchina, mi insegna a sentire la “clave”, la base della musica salsa. Non a contare, ma a sentire. In quel momento qualcosa è scattato in me”.

Godedevi il video di “Mad”, prodotto da Paziest e Bongi, è una traccia che si avvicina all’hip-hop da club, con strofe bouncy e un ritornello che si apre su melodie più r&b.

Personalmente ci ho trovato qualcosa di Lauryn Hill, spero sia di buon auspicio. Enjoy!


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