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  • Immagine del redattoreSoul Collection

Ego Ella May ha pubblicato l’EP Fieldnotes III

Ego Ella May vi invita a condividere un assaggio di calore in pieno inverno con il suo nuovo brano "Take It Easy (Miles' Song)".



 

L'artista londinese Ego Ella May ha recentemente pubblicato il terzo capitolo del suo EP Fieldnote, intitolato "Fieldnotes iii". Tra i brani che esplorano l'amore, la perdita e la lotta, uno è dedicato a un amico o a un compagno stretto di May.

 

La canzone si apre con una melodia di chitarra distorta che si insinua nell'audio aumentando di secondo in secondo. Un invito ad entrare in uno spazio calmo e pacifico. Il ronzio vocale pastoso di May fluttua in alto. Morbido ma potente quando affronta il testo auto-riflessivo "take it easy", imparando ad essere paziente e a nutrire se stessa quando possono sorgere problemi.




 

Il ritornello principale si sviluppa da un inizio costante e rilassato a una sensazione di redenzione nella sezione ritmica. La tonalità si alza, proprio come il messaggio del disco. Il pianoforte sale, danzando intorno alle note più brillanti e fondendosi con la voce; un tono più leggero e arioso riempie lo spazio. Tornando rapidamente a uno stile acustico libero, ogni strumento salta tra leggere firme di tempo e coinvolge l'ascoltatore in un viaggio rotondo di auto-realizzazione e fuga momentanea. Mentre il brano sfuma, una voce maschile, forse Miles, parla della sua crescita in un ambiente londinese difficile. Vuole liberarsi dalla "corsa del topo". Ancora una volta invita l'ascoltatore a vivere un'esperienza cruda alla scoperta di sé e delle proprie ambizioni future, creando un senso di autenticità nel disco. Il talento di Ella crea una guida spirituale, emotiva e terapeutica attraverso l'espressione sonora per molti altri che potrebbero trovarsi in una situazione simile.



Essendo l'ultima traccia del disco, è giusto trovare una risoluzione all'EP, e questo potrebbe essere l'esempio migliore. Fieldnotes III" è diviso in due metà e si addentra in un luogo di angoscia mentale, nelle sfide della vita e nella messa in discussione dell'autostima, in particolare in "Undone" e "Liminal Space", manifestando un futuro migliore scoprendo l'importanza della guarigione. La seconda metà dell'album esprime la scalata, la conquista e la fioritura dell'amore per sè stessi, in "Take it Easy" e "Higher Self", un messaggio potente in ogni disco, che acquisisce saggezza dopo ogni testo.

 

Sebbene i due precedenti Ep esprimano motivazioni simili, nell'ultima uscita il suo suono diventa proprio. Si è trovata in una miscela jazz/soul paragonabile a quella di Erykah Badu e Amy Winehouse. È un viaggio rinfrescante che delinea l'amore, lo strazio e la soluzione in una visione edificante: pochi possono sfidare la sua narrazione.

 



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