Il pianista rifà la hit Everybody Wants To Rule The World a suo modo, con Lalah Hathaway ed il rapper Common
Robert Glasper ha registrato principalmente come bandleader di due gruppi, il Robert Glasper Trio, un trio acustico, e il Robert Glasper Experiment, un quartetto elettrico.
Cita Herbie Hancock come fonte d'ispirazione, un avventuriero stilistico che ha acquisito padronanza come tastierista di puro jazz prima di passare ad altri generi.
Il primo Black Radio è uscito nel 2012. Vincitore del miglior album R&B ai Grammy Awards dell'anno successivo, abbinava il Robert Glasper Experiment a rapper e cantanti in canzoni che fondevano jazz e hip-hop.
La formula fu ripetuta su Black Radio II nel 2013, che Glasper pensava sarebbe stato l'ultimo della serie. Ma la pandemia lo ha spinto a farne un terzo, questa volta senza il Robert Glasper Experiment, che si è sciolto.
Black Radio III, il nuovo album di Robert Glasper, contiene tutto lo stile musicale del pianista cresciuto a Houston e residente a Los Angeles, il cui lavoro è incentrato sul jazz ma attinge anche al R&B, al soul, al rock e all'hip-hop.
"Everybody Wants to Rule the World", con la cantante Lalah Hathaway e il rapper Common, è una fantasiosa cover dei Tears for Fears che disperde la struttura pop dell'originale in una scintillante anima hip-hop.
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