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  • Immagine del redattoreAndrea Pozzali

Bentornato a casa, Trey. Nuovo album che lo riporta all'R&B più autentico.

Aggiornamento: 25 ott 2020


Nei giorni in cui Trey Songz annunciava di essere stato contagiato dal Covid-19, il 9 ottobre veniva pubblicato l’ottavo album della sua carriera.

Back Home ha un duplice significato per lui, la quarantena e l’esperienza del contagio che lo obbliga a stare chiuso in casa e il ritorno a casa inteso artisticamente, ritrovando l’accoglienza della sua confort zone, l’R&B che è ciò che sa fare meglio.

Il garante di questo ritorno di qualità è Troy Taylor, il produttore che lo ha lanciato con gli album Ready e Passion, Pain and Pleasure, quando alla fine degli anni ’10 si stava assitendo ad un ricambio generazionale nel mondo dell’R&B.





Sembrava che Trey fosse destinato a sedere sul trono per lungo tempo poi, cambiando produttori, ha perso il focus, cercando consensi con inni da club e LP incoerenti ha offuscato il suo curriculum. Il ritorno in regia di Mr.Taylor nel 2017 con l’album Tremaine, secondo noi sottovalutato, ha riportato Songz in carreggiata.

Ora con il suo mentore di nuovo al seguito, Trey mantiene la promessa del titolo del suo album. Non più al chiaro di luna come rapper, non più tagli da festa stridente: Trey è tornato nella sua zona di comfort sentimentale.

I primi singoli di Back Home non ci avevano davvero convinto, Circles e Two Ways erano tutt'altro che brutti, ma sembravano più tagli di album precedenti che successi strabilianti.


L'album si apre con Be My Guest, è il classico Trey che interpreta allegramente il ruolo di Mr. Steal Your Girl.

La fiducia di Trey è solo metà della storia; senza una solida produzione, anche le migliori intenzioni falliscono. Taylor, insieme a una miriade di altri produttori, mantiene Back Home forte da un punto di vista sonoro, dall'invitante groove di Save It al rimbalzo midtempo di On Top of Me. Sì, siamo principalmente nel territorio dello slow jam, ma c'è abbastanza diversità per evitare che il sound diventi noioso, così come la coerenza per rendere il progetto coerente. È ben fatto e molto apprezzato.


A proposito di produzione, ci sono alcune sorprese. Il primo singolo Back Home fonde curiosamente If It Isn't Love dei New Edition e Oh Boy di Cam’Ron per una traccia accattivante. Summer Walker contribuisce in modo originale alla riuscita del brano.


Swae Lee e Ty Dolla Sign offrono i loro featurings rispettivamente per Rain e On Call, inserendosi bene nel mood dell’album, senza riportare il Nostro al Trappin’ Trey da noi non apprezzato in passato. Il "pain" emerge particolarmente quando Trey parla di come la sua anima ha lottato nel tentativo di combattere le tempeste della vita. "In realtà, l'amore e la felicità vivono accanto al dolore", canticchia.



Ovviamente, ogni viaggio di ritorno a casa avrà la sua parte di buche, e questo album non ne è immune. Se vogliamo individuare qualche difetto nell’album del ritorno a casa del 35enne Trey sono le numerose tracce (22) che portano la durata ben oltre l’ora e spostano un po' il focus del disco dalla sua centratura. Hit Different e Cats Got My Tongue sono allegre e provocanti, ma certamente nulla che non abbiamo già sentito prima.

Sleepless Nights con DaVido potrebbe cavalcare l'onda afrobeats verso il successo radiofonico, ma al di fuori delle tendenze attuali non si distingue in modo particolare.


Per fortuna il disco contiene performance vocali eccezionali come All this Love o produzioni come quella di A-1 in Lost & Found. Anche Hands On ci ha colpiti dopo alcuni ascolti del disco, con la voce del crooner della Virginia assolutamente coinvolgente e piacevole.


Dall'ode alla paternità che è I Know a Love alla richiesta di giustizia, con il brano proposto nei giorni della protesta del Black Lives Matters, 2020 Riots: How Many Times (con un richiamo al pianoforte della storica Lean on me) mostrano la parte di Trey più matura, quella che i fan di lunga data hanno cercato per anni.


Qualcuno forse si lamenterà  per la massiccia presenza di slow jams, e per l’assenza di party jointz o di sonorità modaiole, noi siamo contenti  che Trey Songz abbia finalmente realizzato un autentico album R&B per i fan dell'R&B.


Bentornato a casa, Trey.




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