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Il tributo a Sly Stone

  • Immagine del redattore: Sergio Basilico
    Sergio Basilico
  • 4 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

In apertura alla cerimonia 2025 Rock & Roll Hall of Fame, Stevie Wonder ha guidato una serie di artisti all'omaggio al grande Sly Stone.


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Sly Stone, leader della band Sly & the Family Stone, è morto il 9 giugno 2025 all’età di 82 anni.

Pur essendo già stato introdotto nella Rock Hall nel 1993 con la sua band, la cerimonia del 2025 ha voluto omaggiarlo in apertura con un tributo speciale.

L’evento si è tenuto l’8 novembre 2025 a Los Angeles

L’esibizione è stata una mini-medley di classici dei Sly & the Family Stone, con una rosa di artisti molto noti che hanno preso parte, ciascuno apportando il proprio contributo:

L’apertura è stata affidata a Stevie Wonder, che ha guidato la performance con “Dance to the Music”. Al suo fianco: Questlove alla batteria, Flea (dei Red Hot Chili Peppers) al basso – in particolare nella parte di slap-bass per rendere omaggio alla linea di Larry Graham e Leon Thomas. La sezione a fiati è stata introdotta da Beck, che ha poi contribuito alla transizione verso “Everyday People”. Per “Everyday People”, voce solista affidata a Maxwell. La parte di “Thank You (Falettinme Be Mice Elf Agin)” ha visto Flea in evidenza con il suo slap-bass, un preciso tributo al sound originale. Chiudeva il medley la potente performance di Jennifer Hudson con “I Want to Take You Higher”.

 

Il tributo è stato pensato come apertura energica e rispettosa della cerimonia: movimento sul palco, groove funk ben calibrato, celebrazione della legacy di Sly Stone.

Qualche piccolo “hic-cup” tecnico o di sincronizzazione è stato notato, probabilmente a causa del poco tempo di prova o della natura “improvvisata” della super-band.

Il cast stellare ha evidenziato la stima trasversale nel mondo della musica che Sly Stone ha accumulato, non solo nel funk ma anche nell’R&B, soul, rock e pop.

La scelta di pezzi: “Dance to the Music” (celebrativo, party-groove), “Everyday People” (messaggio di inclusione), “Thank You…” (ritmo funk e bass-line memorabile), “I Want to Take You Higher” (energia, chiusura) — un mini-ripasso della versatilità del repertorio.


 

Sly Stone viene omaggiato non solo come artista di culto, ma come figura fondamentale che ha attraversato generi e abbattuto barriere razziali e di genere nella musica.

Il fatto che l’evento abbia dedicato l’apertura proprio a lui indica quanto ancora viva sia la sua influenza.

Per molti spettatori e critici, è stato un momento emozionante: non si trattava solo di rendere omaggio, ma di riaffermare il contributo creativo di Sly Stone alla cultura musicale.

Il tributo ha anche giocato il ruolo di “ponte” fra epoche: artisti di oggi (Maxwell, Hudson, Flea) che reinterpretano la musica degli anni ’60/’70 — mostrando come quel linguaggio musicale continui a germogliare.

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