Sekou si riscopre nell’intimità
- Sergio Basilico

- 19 ore fa
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Con In A World We Don’t Belong (Pt. 1), il giovane cantautore britannico Sekou apre le porte al suo universo emotivo, tra vulnerabilità e speranza, costruendo un progetto in cui il sentimento è la vera lingua del cuore.

Il giovane talento britannico Sekou (all’anagrafe Sekou Sylla) torna con un progetto significativo: il suo nuovo mixtape In A World We Don’t Belong (Pt. 1), uscito il 13 novembre 2025, che mette in luce tutta la sua maturità artistica e la profondità delle sue emozioni.
Al centro di questo lavoro c’è il singolo “Love Language”, una ballata intima e delicata che è stata anche scelta come “Hottest Record” dalla BBC Radio 1 al momento della sua anteprima e che questa settimana è presente nella “selecta” di Soul Collection.
La canzone, accompagnata da un video ufficiale dallo stile moderno ma dall’atmosfera nostalgica, invita l’ascoltatore a rallentare e a rispondere al sentimento con sincerità: è un appello alla reciprocità, un dialogo interiore sul desiderio di essere compresi e amati.
Il mixtape è composto da cinque tracce e rappresenta una vera e propria immersione nel mondo sonoro di Sekou. Dopo l’iniziale “Never Gunna Give You Up” e “Catching Bodies”, che aprono il progetto, l’ascoltatore viene guidato verso momenti più riflessivi come proprio “Love Language”.
Le tracce finali — “About Last Night” e “Keep My Love” — mostrano il lato più maturo e vulnerabile del cantante, chiudendo il tape con una nota dolorosamente dolce, fatta di trasparenza e sincerità.
Questo progetto arriva in un momento cruciale per Sekou: il mixtape esce infatti poco prima del suo concerto da headliner al celebre Bush Hall di Londra, tenutosi il 20 novembre, evento che ha registrato il tutto esaurito in pochissimo tempo.
A soli 21 anni, Sekou ha già accumulato riconoscimenti importanti: è entrato nella top 10 della classifica “Sound of 2024” di BBC Radio 1, ha ricevuto una nomination come Rising Star ai BRIT Awards ed è stato lodato da nomi illustri come Elton John.
Con questo progetto, Sekou non solo conferma di essere una delle voci emergenti più interessanti della scena britannica, ma dimostra anche una consapevolezza artistica in crescita: il mondo in cui “non apparteniamo” diventa il suo spazio più autentico, dove il sentimento diventa lingua universale.








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