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  • Immagine del redattoreSergio Basilico

The Supremes, il trio che ha lanciato la Motown

Le Supremes sono le artiste del mese di marzo in Soul Collection



La storia delle Supremes nasce e muore negli anni ‘60. Ma è stata di quelle abbaglianti, quasi una favola. Un terzetto vocale di ragazze di colore – Florence Ballard, Mary Wilson e Diana Ross – che ha pubblicato brani dallo straordinario successo, ha contribuito a fare entrare nella leggenda una etichetta discografica di Detroit, la Motown Records e, il 22 ottobre 1966, con l'album "Supremes a Go-Go" a diventare il primo gruppo musicale femminile a raggiungere la vetta alle classifiche di vendita negli Stati Uniti.



Il primo singolo delle Supremes, "I Want a Guy", venne pubblicato nell'aprile 1961. All'epoca era ancora presente in formazione Betty McGlown-Travis (erano un quartetto) che però abbandonò il gruppo agli inizi del 1962.

La prima canzone firmata dal leggendario trio di autori della Motown, Holland-Dozier-Holland - che riuscì a raggiungere il primo posto in classifica fu "Where Did Our Love Go" nell'estate del 1964. Da lì in avanti non sbagliarono più un colpo.




"Baby Love" replicò ancora la posizione numero uno. Poi venne "Come See About Me" e le Supremes diventarono il primo gruppo ad avere tre singoli consecutivi in vetta alla classifica. Ma non era certo finita lì: "Stop! In the Name of Love", "Back in My Arms Again" e "I Hear a Symphony", altre numero uno. A ripetizione.




Nel settembre del 1966 pubblicarono quella che è forse la loro canzone più nota, "You Can't Hurry Love", (che sedici anni più tardi, a gennaio 1983 tornò in cima alla classifica per merito di Phil Collins) che venne bissata, a stretto giro di posta, nel novembre del '66 da "You Keep Me Hangin' On". Ogni brano delle Supremes conosce solo il primo posto della classifica, da tre anni ormai sono ininterrottamente al vertice. Nel 1967 viene pubblicata, prima "Love Is Here and Now You're Gone" e poi "The Happening". Il 1967 è anche l'anno in cui Florence Ballard è costretta a lasciare il gruppo a causa di problemi personali dovuti a una forte depressione, viene sostituita da Cindy Birdsong.




Il vento del cambiamento e dell'impegno che soffia impetuoso nel 1968 raggiunge anche le Supremes che partecipano, in qualità di ospiti d'onore, al Royal Command Show, uno spettacolo musicale di beneficenza a Londra, a cui prende parte anche la famiglia reale. Le tre ragazze erano note anche in Gran Bretagna, la loro "Baby Love" nel 1964 (altro record), fu il primo singolo di un gruppo femminile a raggiungere il primo posto nelle classifiche inglesi. Verso la fine della loro esibizione accade che le compagne lasciano Diana Ross sola davanti al microfono. La musica si ferma e Diana inizia a parlare e dice: "Non ho molte occasioni di parlare a persone potenti come chi mi sta davanti oggi. Io, come vedete, sono nera, mentre voi siete bianchi. Io canto e voi mi ascoltate, poi quando tutto è finito ce ne andiamo insieme dalla sala. Ci sono posti nel mondo, compreso alcuni stati del mio paese, gli Stati Uniti, dove neri e bianchi non hanno gli stessi diritti, non possono neanche uscire dalla stessa porta. Vorrei che ci pensaste quando tornerete nelle vostre case". La platea, compresi i membri della famiglia reale, si alza in piedi e applaude per un paio di minuti.




Nel novembre del 1968 "Love Child", tanto per cambiare, porta nuovamente il gruppo in prima posizione. Allora (forse) non si poteva sapere, ma, poco più di un anno dopo, si sarebbe praticamente chiusa la felice parabola delle Supremes. Giusto il tempo di diventare numero uno con "Someday We'll Be Together" nell'ottobre del 1969. Era la dodicesima volta in cinque anni che il terzetto guardava tutti dall'alto.




Il 14 gennaio 1970, Diana Ross, dopo il suo concerto di addio a Las Vegas, lasciò il gruppo decretandone di fatto la sua fine, che venne sancita definitivamente, dopo alcuni cambi di formazione, nel 1977.

Le Supremes, senza la Ross, non riuscirono più a raggiungere il primo posto della classifica. Erano cambiati i tempi, erano cambiate le cose. Il loro lavoro – e che lavoro! - lo avevano svolto al meglio, era giunto il tempo di lasciare ed entrare nella leggenda. Diana Ross avviò una carriera solista di enorme successo. Florence Ballard morì il 22 febbraio 1976 all'età di 32 anni a causa di una crisi cardiaca dovuta all'abuso di alcoolici e barbiturici. Mary Wilson fu l'unica delle tre a rimanere in formazione fino alla fine nel 1977, in seguito pubblicò una autobiografia che ispirò il film 'Dreamgirls', diretto nel 2006 da Bill Condon. Il film si aggiudicò due Oscar e altri svariati premi. Purtroppo anche lei ci ha lasciato, lo scorso 8 febbraio 2021.


L’articolo è stato scritto da Paolo Panzeri per Rockol.it



Formazione:

Mary Wilson (dal 1959 al 1977; deceduta nel 2021)

Diana Ross (dal 1959 al 1970)

Florence Ballard (dal 1959 al 1967; deceduta nel 1976)


Betty McGlown-Travis (dal 1959 al 1960; deceduta nel 2008)

Barbara Martin (dal 1960 al 1962; deceduta nel 2020)

Cindy Birdsong (dal 1967al 1972 e dal 1973 al 1976)

Jean Terrell (dal 1970 al 1973)

Lynda Laurence (dal 1972 al 1973)

Scherrie Payne (dal 1973 al 1977)

Susaye Greene (dal 1976 al 1977)



Discografia

1962 - Meet The Supremes

1964 - Where Did Our Love Go

1964 - A Bit of Liverpool

1965 - The Supremes Sing Country, Western and Pop

1965 - We Remember Sam Cooke

1965 - More Hits by The Supremes

1965 - Merry Christmas

1966 - I Hear a Symphony

1966 - The Supremes A' Go-Go

1967 - The Supremes Sing Holland–Dozier–Holland

1967 - The Supremes Sing Rodgers & Hart

1968 - Reflections

1968 - Diana Ross & the Supremes Sing and Perform "Funny Girl"

1968 - Diana Ross & the Supremes Join The Temptations

1968 - Love Child

1969 - Let the Sunshine In

1969 - Together

1969 - Cream of the Crop

1970 - Right On

1970 - The Magnificent 7

1970 - New Ways but Love Stays

1971 - The Return of the Magnificent Seven

1971 - Touch

1971 - Dynamite

1972 - Floy Joy

1972 - The Supremes Produced and Arranged by Jimmy Webb

1975 - The Supremes

1976 - High Energy

1976 - Mary, Scherrie & Susaye



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