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William DeVaughn: la storia del cantautore che ha trasformato la gratitudine in un classico senza tempo

  • Immagine del redattore: Sergio Basilico
    Sergio Basilico
  • 6 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Dalla vita da impiegato a un successo mondiale: come Be Thankful for What You Got divenne l’inno soul della semplicità e dell’umiltà


William DeVaughn
William DeVaughn

La storia di William DeVaughn è quella di un artista arrivato alla fama quasi per caso, guidato più dalla passione che dall’ambizione di diventare una star. Nato a Washington D.C. nel 1947, DeVaughn non era un musicista professionista quando compose quello che sarebbe poi diventato uno dei brani soul più iconici degli anni ’70. Lavorava come disegnatore tecnico e scriveva canzoni nel tempo libero, senza una reale prospettiva di carriera nel mondo della musica.

Il suo destino cambiò quando decise di investire i propri risparmi per registrare un demo presso un piccolo studio di Philadelphia. Quel brano, A Cadillac Don’t Come Easy, attirò l’attenzione dei produttori della prestigiosa Philadelphia International Records. Il titolo venne modificato e, sotto la direzione del leggendario arrangiatore John Davis e con la partecipazione di musicisti della scuderia di Philly (tra cui membri dei MFSB), nacque la versione definitiva: Be Thankful for What You Got.


 

Pubblicata nel 1974, la canzone divenne rapidamente un successo travolgente. Il suo sound dolce e caldo, sospeso tra soul, funk e le vibrazioni morbide della scena di Philadelphia, accompagnava un messaggio universale: apprezzare ciò che si ha, indipendentemente dalle condizioni materiali. La celebre frase “Diamond in the back, sunroof top, diggin' the scene with a gangster lean” trasformò il brano anche in un inno culturale, adottato soprattutto dalle comunità urbane afroamericane, diventando simbolo di orgoglio, stile e resilienza.

Nonostante il successo mondiale – oltre un milione di copie vendute e il secondo posto nella classifica R&B di Billboard – William DeVaughn rimase un personaggio riservato, lontano dalle luci dello show business. Dopo il suo breve periodo di attività, tornò infatti alla sua vita quotidiana, riaffacciandosi sporadicamente alla musica solo in seguito.

Be Thankful for What You Got rimane oggi uno dei pezzi più amati e campionati della storia della black music, reinterpretato da artisti come Massive Attack, Curtis Mayfield, N.W.A. e tanti altri. È il perfetto esempio di come un messaggio semplice, unito a un groove indimenticabile, possa attraversare generazioni e conservare intatta la propria forza.

La storia di DeVaughn ci ricorda che a volte basta una sola canzone per entrare nella leggenda. E che, davvero, dovremmo essere grati per ciò che abbiamo.


William DeVaughn
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