Macy Gray: la voce che trasformò la fragilità in soul — da “Sweet Baby” al ritorno live
- Sergio Basilico

- 6 set
- Tempo di lettura: 3 min
Nel giorno del suo compleanno celebriamo l’artista americana: dagli esordi con “I Try” al duetto con Erykah Badu, fino ai tour anniversario e al nuovo album atteso nel 2025.

Il 6 settembre Macy Gray spegne 58 candeline, e non c’è modo migliore per celebrarla che tornare a uno dei suoi brani più intensi: “Sweet Baby”, il raffinato duetto con Erykah Badu, che questa settimana ospitiamo in Soul Collection. Un brano che non è solo musica, ma un frammento della sua carriera, un punto d’incontro tra talento, autenticità e collaborazioni di altissimo livello.
Pubblicata nel 2001 come primo singolo del secondo album The Id, “Sweet Baby” si distingue subito per il suo sound caldo e coinvolgente. La voce di Erykah Badu si intreccia con quella di Macy, mentre la chitarra è firmata da John Frusciante (Red Hot Chili Peppers) e l’organo da Billy Preston. Il brano conquista le classifiche — UK #23, Nuova Zelanda #12, Italia #18, Australia #39 e Stati Uniti (#24 nella Adult Top 40). Il video, diretto da Dave Meyers, contribuisce a dare un volto alla loro intesa musicale. Un brano che unisce delicatezza e forza, confermando la capacità di Macy di portare il soul verso territori contemporanei e contaminati.
Nata Natalie Renée McIntyre a Canton, Ohio, nel 1967, cresce tra pianoforte e timidezza. La sua voce roca, spesso motivo di scherno, diventa con il tempo il tratto che la distinguerà nel mondo della musica. Il nome d’arte nasce da un dettaglio curioso: una cassetta postale con scritto “Macy Gray”, che da bambina le rimase impressa al punto da adottarlo come pseudonimo.
Trasferitasi a Los Angeles per studiare sceneggiatura alla USC, scopre il canto quasi per caso: durante un demo jazz sostituisce un cantante assente, e da lì parte tutto.
Nel 1999 pubblica On How Life Is, album che diventa triplo platino e vende oltre 25 milioni di copie nel mondo. Da qui esplode “I Try”, che le regala un Grammy Award e lancia Macy nell’Olimpo del soul contemporaneo. Nel 2001 arriva The Id, spinto proprio da “Sweet Baby”. L’album conferma la sua unicità: una voce particolare, testi sinceri, contaminazioni tra soul, R&B, funk e pop.
Macy è anche attrice. Ha partecipato a film come Training Day, Spider-Man, Scary Movie 3, For Colored Girls e The Paperboy. Nel 2016 sorprende con Stripped, album live registrato in una chiesa di Brooklyn, dove ripropone i suoi classici in chiave jazz.
Nel 2005 fonda la Macy Gray Music Academy, per sostenere la comunità artistica. È nota anche per il suo carattere estroso e imprevedibile, che ha regalato momenti indimenticabili in show televisivi e live.
Macy Gray sta preparando il suo undicesimo album solista, il primo in sette anni, con previsione di uscita a settembre 2025. Ha anticipato che si tratta di un lavoro “stripped down”, con meno produzione per valorizzare la sua voce autentica. Alcuni brani sono stati condivisi prima dell’uscita ufficiale, come il recente rifacimento di “No One” di Alicia Keys.
Per celebrare i 25 anni dal suo album di debutto, Macy è in tour dal 2024 in Australia, Europa e Nord America. In Italia, si è esibita al Blue Note di Milano il 16–17 maggio 2025
Il 6 settembre celebriamo non solo una cantante, ma una donna che ha trasformato la fragilità in potenza artistica. La sua voce rimane inconfondibile, capace di emozionare come la prima volta che abbiamo ascoltato “I Try” o “Sweet Baby”.








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